Bagni di Lucca è una località suddivisa in varie frazioni che si adagiano attorno al fiume Serchio e sui monti circostanti.

Nella frazione di Ponte a Serraglio, si trova la casa chiamata “la casina delle fate”.
Adesso è una casa decadente, resa ancora più lugubre dal tempo e dall’abbandono, gli ultimi proprietari non la riaffittano più a causa delle strane e luttuose vicende che qui accadevano inesorabilmente ad ogni nuova famiglia che vi prendesse dimora.

Veniva chiamata  “la casina delle fate” per le sue piccole dimensioni. Era suddivisa in 2 piani e ogni piano aveva varie piccole stanze un tempo molto accoglienti. La si può ancora vedere adagiata vicino al fiume, che  scorre proprio sotto le sue finestre, aperte come piccoli occhi sul ponte ed il viale alberato che conduce alla piccola piazza del paese.
Anche se era stata definita  “casina delle fate” in essa non vi era nulla di fatato come il nome poteva far pensare. In quella casa, moltissimi anni fa, era morta una giovane a causa di un male strano e sconosciuto. 

Qualche anziano raccontava di averla vista solo raramente affacciarsi alla finestra della sua camera mostrando un viso che gradualmente diventava sempre più scuro… la sua fu una morte atroce; aveva 20 anni ed è per causa sua che si presume possano essere accadute le vicende che seguirono.

Quella è una casa maledetta, ogni famiglia che vi abitava era vittima di strani fenomeni che si acutizzavano sul calar del crepuscolo. Le luci si abbassavano inspiegabilmente ad una certa ora della sera, pur non essendoci cali di tensione elettrica. Nelle stanze da basso, nella cucina, sulla scala che conduceva al piano superiore e, in modo maggiore, nella stanza un tempo appartenuta alla ragazza, si potevano sentire lievi sospiri e lamenti improvvisi che facevano gelare il sangue.
A volte sembrava che qualcuno sospirasse improvvisamente e vicinissimo alla nuca del malcapitato, facendolo sobbalzare dallo spavento!
Nella camera da letto in questione, come venivano spente le luci, alla sera, prima di dormire, iniziava a ticchettare un infernale orologio …. tic tac … tic tac … tic tac …che smetteva appena le luci venivano riaccese ……

Ma purtroppo i disagi non si limitavano a fugaci sensazioni. …

Il fenomeno peggiore era che, se nella casa abitavano dei ragazzi, questi, al compimento del 20esimo anno di età, morivano di una morte improvvisa o accidentale. Chi avesse già superato i 20 anni al momento in cui era andato ad abitare nella casa,invece, veniva miracolosamente risparmiato dalla sorte….